lunedì 17 dicembre 2007

Niente di Speciale

Le mie scarse cognizioni di Diritto Amministrativo mi fanno pensare che quello di Padoa Schioppa, a proposito del Generale Speciale, sia stato "vizio di eccesso di potere". Contro di lui c'è, insomma, il principio di ragionevolezza dell'attività amministrativa. E' un principio costituzionale, mica niente, e non è la prima gaffe del Ministro. Più che le dimissioni ci vorrebbe un bel debito formativo.
Ma non è questo il punto. Il Generale si dimette (niente di eroico, mi sembra il minimo...) e giù la solita cascata retorica sul senso dello Stato e bla bla bla...e l'onore della divisa e bla bla bla...la solita aria fritta della destra. Ma niente da dire su come il Generale ha usato i suoi privilegi? Neanche una parola. La "cultura della destra" di cui Veneziani vorrebbe essere testimone, nella seconda repubblica, cioè da quando i destrorsi hanno avuto occasione di poggiare le chiappe sugli scranni del potere, si è tradotta sistematicamente in una "pedagogia dell'illegalità", una pedagogia che ricorda le parole del "Professore Vesuviano" del film di Tornatore, il Camorrista, quando dice:"ecco! Questo si chiama rubare!", esaltando l'illegalità organizzata contro quella confusionaria e autolesionista dei pesci piccoli. O il film di Chaplin, Mr.Verdoux, con il capovolgimento concettuale e paradossale per cui sono le dimensioni di un crimine l'assurdo presupposto per la sua legittimazione.
E l'imbarazzo del centro-sinistra è di una tristezza infinita

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