giovedì 16 ottobre 2008

La Scienza del Papa...

Il Papa ha asserito che la Scienza non è in grado di elaborare principi etici.
Perché?
Forse perché la Scienza è conoscenza, e la conoscenza evidentemente non è in grado di elaborare principi etici.
La religione è “Rivelazione”, dunque i principi etici possono solo essere “rivelati”.
La Scienza è laica; dunque il laicismo non è in grado di elaborare principi etici.

Detto per inteso, la penso alla maniera opposta: la religione (intesa in senso confessionale) non è in grado di elaborare principi etici; la scienza si.

Ma non è la mia opinione ad essere motivo di interesse: io non sono il Papa, se mi affaccio ad una finestra a pontificare mi tirano ortaggi; se mi vesto con un lenzuolo bianco i bambini per le strade mi prendono a scozzettoni; se parlo male dei preservativi è solo perché quando li uso non sento niente.
E’ l’opinione del Papa, Benedetto XVI, ad essere motivo di interesse, poiché sottende ciò che da anni imputo alla Chiesa: la pretesa di avere il monopolio dell’etica, di poter stabilire ciò che è bene e ciò che è male. In sostanza: ciò che deve essere fatto, e ciò che non deve essere fatto.
Va bene la ricerca scientifica, va bene l’arte, va bene la filosofia…ma entro determinati limiti – limiti etici – stabiliti dall’unica entità deputata a “elaborare principi etici”: la Chiesa.

6 commenti:

Pietro Spina ha detto...

il papa ha ragione e lo sai anche tu. " la Scienza non è in grado di elaborare principi etici" e ci mancherebbe altro. vorrei vedere che ci fosse una scienza che con metodo scientifico ricavasse i principi etici dall'osservazione della natura. e poi, una volta ottenuti i principi etici scientifici, essendo essi scientificamente dimostrati e dunque giusti, non resterebbe che imporli agli individui, dato che principi diversi sarebbero scientificamente sbagliati.
apprezzo l'ironia sui preservativi e le tonache (un po' retrò, ma fa sempre ridere) e capisco anche che non riesci a mandar giù il fatto (perchè si tratta di un fatto innegabile) che la Chiesa cattolica esercita un'influenza rilevante sulla società italiana (tutta la società, nn solo il ceto politico), ma se il tuo contrasto alla dottrina della chiesa si sfoga così, il potere spirituale può dormire sonni tranquilli...
in un sistema eticamente libero (prima ancora che democratico), cioè in un sistema che ammette la libertà di opinione, come è il nostro (e se neghi che lo sia neghi che ci sia mai stato nella storia un simile sistema, il che equivale, per me, ad ammetterlo) ogni uomo o organizzazione ha il diritto (etico) di professare la verità delle proprie idee e la supremazia dei propri valori, con il solo limite di non volerli imporre agli altri. e il papa, mi spiace per te che non riesci a fartene una ragione, non impone proprio nulla. se un milione di tuoi simili è andato al funerale del papa, il problema è che la sua etica gli piace più della tua (che pretendi di fondarla sulla Scienza... ma perchè poi lo scrivi con la maiuscola?).

Nazarin ha detto...

Mai preteso di rovinare il sonno del Papa o chi per lui. Sperato si, ma preteso...
Mi piacerebbe capire perchè ritieni la scienza (contento?) incapace di produrre principi etici. Il fatto che stiamo parlando di "scienza" non significa creare un'etica fondata su formule matematiche.
La scienza, dunque, non può produrre principi etici...la religione si...mi potresti dare qualche chiarimento?
Il Papa certamente non impone nulla (ma solo perchè non può...). Non capisco l'argomento relativo ai milioni di fedeli. Anche da Vanna Marchi la gente andava per scelta, non imponeva nulla eppure è dietro le sbarre.
Se pensi che l'esempio non sia calzante, e ritieni che io stia esagerando, argomentiamo pure.
Ma io non riconosco come valido un argomento del tipo:"ognuno può esprimere la propria opinione e il proprio sistema di valori". Certamente è così. Ma esiste l'abuso della credulità popolare...
E poi non è questo il punto. Io non ho detto che il Papa non ha diritto a pontificare (secondo me non dovrebbero avere i privilegi assurdi di cui godono...ma è un altro discorso). Io contesto teoreticamente le sue idee, tra cui appunto la superiorità etica della chiesa rispetto al mondo scientifico.
Anzi, l'umanità avrò fatto uno straordinario passo in avanti, a mio avviso, quando riuscirà a fondare la propria vita spirituale sulla conoscenza del mondo e non sulle fandonie di un gruppo di invasati.

Pietro Spina ha detto...

anche se la definizione della religione cristiana-cattolica che dai alla fine del tuo intervento (fandonie di un gruppo di invasati) rivela un'acrimonia ingiustificata per un non credente ed offensiva per un credente,che comunuqe contraddice ogni dichiarazione di apertura al dialogo e richiesta di argomentazione perchè rivolta esclusivamente al dileggio dell'avversario, ti rispondo lo stesso (non considerandomi in questo caso come l'avversario ma al più come il suo avvocato).
sei tu che affermi (e a quanto pare lo fai sul serio, non per provocazione) che la scienza possa produrre principi etici, e quindi, poichè l'onere della prova incombe su chi dice e non su chi nega, ti invito a fornire anche un solo esempio di principio etico fondato sulla scienza.
personalmente ho sentito parlare di etica "dimostrata" more geometrico ma addirittura fondata su un presupposto scientifico mi pare assurdo. questo non significa che non possa esistere un'etica laica, cioè non fondata su principi religiosi, ma se questa è la strada che intendi prendere non voglio seguirti: primo, perchè è talmente evidente che un conto è parlare etica laica e un conto di etica scientifica (o fondata sulla scienza), che farei offesa alla tua intelligenza a pensare che hai usato "scienza" come sinonimo di laicità (come se per il solo fatto che sono ateo fossi diventato anche scienziato!). secondo, perchè se volevi polemizzare con il papa perchè ritiene di avere il monopolio dell'etica o la supremazia in tale campo non avevi affatto bisogno di arrivare a sostenere l'esistenza di un'etica fondata sulla scienza, e io questo ti contesto e nient'altro, poichè discutere del perchè la chiesa ha (perchè di fatto ha) il predominio in campo etico è una discussione su un fatto storico, che al più
si può commentare, ma non si può confutare sul piano teorico. si deve solo prendere atto che il papa convince milioni di persone e non (più) con le cattive (da molti secoli ormai). e vanna marchi vendeva prodotti ma non trasmetteva principi etici (per lo meno lei, non so il mago do nascimiento). in tema di principi etici (perchè di questo parliamo, non della favola di adamo ed eva)la chiesa non "circuisce" nessun incapace, ma trova l'adesione di milioni di persone. perciò ti incazzi, altrimenti ci rideresti, come si ride di vanna marchi.

cmq in conclusione (fermo restando l'invito a fornire un esempio e senza inversione dell'onere della prova) la scienza è tale perchè parte dall'osservazione di oggetti esterni ad essa e, dall'osservazione empirica, ricava delle regole astratte (sempre sottoposte alla prova dei fatti) in base alle quali si danno giudizi del tipo "esatto" o "errato", mentre l'etica in base a principi astratti inerenti alla natura intrinseca delle cose (non misurabile per definizione), per lo più insuscettibili di verifica empirica, dà giudizi del tipo "giusto" o "sbagliato". l'etica esiste sempre, che sia collegata o meno alla religione, in ogni società umana. anche se laica, cioè non religiosa, fonda comunque i suoi giudizi su valore di tipo morale, cioè, per definizione non oggettivi, immanenti o trascendenti, ma non suscettibili di misurazione.
almeno così mi sembra.

Nazarin ha detto...

Allora hai proprio deciso di fare l'avvocato...del diavolo!
Allora, cosa vogliamo intendere per principi etici?E cosa significa poter produrre tali principi?
Ti spiego subito perchè non sono in accordo col papa.
La scienza non può produrre principi con lo stesso metodo attraverso cui costruisce i propri assiomi, ovvero "non può scoprire principi etici", poichè non fanno parte della realtà empirica oggetto del suo campo d'indagine.
Bene, accetto questo assunto. Il Papa tuttavia intendeva dire: la scienza non può, la religione si.
Quindi, i principi etici non possono essere evinti con metodo scientifico, ma con metodo religios si; ovvero, possono essere "rivelati".
Se ammettiamo la possibilità di una "rivelazione", allora è chiaro che nessuno può produrre principi etici, tranne Dio o chi per lui.
Se invece, santa pace, neghiamo questo presupposto, allora non c'è ragione per cui la religione possa essere in grado di produrre principi morali e la scienza no.
Siamo noi che, avendo delegato la ricerca spirituale ed etica alla chiesa, affidiamo un ruolo decisamente più asettico alla scienza.
A parte il fatto che la scienza non è solo matematica, ma anche scienza umana; la filosofia ha prodotto per secoli etica e valori morali.
E inoltre, la scoperta, ad esempio, del dna e dell'unicità dell'essere umano, oppure l'osservazione delle infinite possibilità della manipolazione genetica...non possono essere motivo di riflessione, meditazione, produzione di principi morali? L'uomo da sempre si interroga sulle proprie azioni, e trasforma in regole morali scelte necessarie alla propria sopravvivenza.
La scienza può produrre principi morali nel senso che la conoscenza del mondo è anche conoscenza della natura umana, dei propri limiti e delle proprie possibilità; un'etica quindi che nasce dall'osservazione del reale.
Perchè anche l'etica nasce dall'osservazione del reale! L'etica cristiana nasce da un'osservazione del reale, non certo da rivelazione divina!
Osservazione fatta, però, non con metodo scientifico ma con occhio superstizioso (o peggio, interessato...).
L'etica formula principi astratti, ma che certamente non sono avulsi dalla realtà empirica (pur trascendendola).
Questo è ciò che intendo: la scienza è la strada che l'uomo, a mio avviso, dovrebbe seguire per indagare l'uomo e la vita. E su queste osservazioni, su queste conoscenze creare un'etica condivisa.
Se invece vogliamo intendere la scienza come metodo, ovvero la possibilità di produrre principi astratti con metodo scientifico, allora sono d'accordo con te: non si può. Ma non esiste alcun metodo più adatto di altri a produrre principi etici (non esiste un metodo religioso): in quest'ottica, può produrli chiunque. Ed è esattamente ciò che penso io, chiunque può produrli. Ma un'etica diventa tale quando è condivisa.
Ma l'uomo, la vita, il mondo, vanno osservati attraverso la lente della scienza.

Infine, sui miei presunti insulti alla chiesa: io mi permetto di considerarli mendaci, di ironizzare sulla sanità mentale dei suoi sostenitori (che in realtà considero più furbi di me e te), e forse è poco rispettoso.
Ma non mi faccio troppi problemi di fronte a chi ha la ridicola presunzione di conoscere il bene e il male, di poter pontificare sull'etica e sulla moralità o immoralità delle nostre scelte.
Il problema è che ci siamo assuefatti, e diamo tutto per scontato. Ma in realtà il loto atteggiamento è infinitamente offensivo. Ma questa è un'altra storia.

Alfio ha detto...
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Alfio ha detto...

"...il papa, mi spiace per te che non riesci a fartene una ragione, non impone proprio nulla..."

Mi sembra di ricordare che la storia confermi il contrario. Attualmente il papà non impone la sua verità semplicemente perchè non ne ha il potere. Una volta c'era l'inquisizione, poi, per fortuna, c'è stata una rivoluzione scientifica...